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Terreno con acqua stagnante, palude. Etimologia incerta, ma potrebbe avere la stessa radice di guinzaglio per il fatto che esso veniva, in antico, costruito intrecciando foglie palustri, proprie delle «guìnze».
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Molle, morbido. (dal francese guiller).
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Guidaiolo, bestia che guida il branco o il gregge specie di pecore.
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Verro, maschio della scrofa.
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Una terna di muli da tiro di cui uno alle stanghe, al centro, e gli altri due ai lati, come bilancino. Veniva considerata come un’unità di tiro, fra i carrettieri. Forse dal termine cubia che sono i fori laterali della navi dove passano le catene delle ancore, nel senso che il nome gubbia venne originariamente dato ai due muli bilancini, posti ai lati, e poi all’intero tiro di un carretto.
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Veste lunga ordinaria, quasi a sacco. Usato forse per proteggersi dalla guazza o dal guazzo.
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Uomo vagabondo, ozioso, dedito alla malavita. Dal francese «gouape».
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Guancia in forma scherzosa e ironica, per significare che è grossa, ben pasciuta e pendula.
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Guancia del maiale macellato, salata e stagionata come la ventresca. Viene riferito anche a persona dalle guancie grasse.
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Guadagno.