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Spesso, che ha grosso spessore. In senso figurato di persona molto ordinaria e cafona. Forma spregiatamene rafforzata di erto, luogo malagevole e ripido.
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Lattura, scalogna. Parola ormai diffusissima nel dialetto romanesco.
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Usasi nella forma «che jannella!», nel senso di freddo. Etimologia incerta. Forse da janna che si raccoglie d’inverno all’interno delle macchie maremmane.
Che jannella!
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Ghianda. Volgarizzazione di ghianda detta prima ghianna e poi, per aferesi, janna. Usata da G. G. Belli nel sonetto n. 2.