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Stare attenti. Forma locale dell'aggettivo attenzione nella forma del vocabolo attento ..lo troviamo ad esempio nella frase tento 'nto' n'tuntà! ovvero..attento Antonio, non ungerti...
Tento 'nto' n'tuntà!
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Uomo quasi selvaggio, primitivo, rozzo e ignorante, buono a niente. Dovrebbe essere una trasformazione onomatopeica di zulù.
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Donna di malaffare. Vedi trucibanda.
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Donna di malaffare. Da truce o da trucia che significa miseria grande.
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Nel gergo infantile, vale cavalluccio. Inizia infatti così una filastrocca che dice «Trucci trucci a Roma / la cavalla è zoppa» ecc. ecc. mentre si tiene il bambino a cavallo sulle ginocchia che sussultano con un ritmo da trotto.
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Grossa sbornia. Forse da tropea che è un temporale di brevissima durata, frequente sulle coste del basso Tirreno, specie in quel di Gaeta.
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Truogolo. Dal longobardo «trog».
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Usasi nel detto «fare la trita» ossia incontrare molto favore in un lavoro o in amore. Usato anche dal Boccaccio nella forma «fare su per la neve una carola trita» quasi rapida e frequente. Decamerone, 7. novella, 8. giornata. I cavalli da trita erano quelle bestie che dovevano calpestare a lungo il grano per separarlo dalla pula e dalla paglia.
Fare la trita - fare su per la neve una carola trita
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Si usa nel detto «starsene a trippetta» cioè sdraiato supinamente con la pancia al sole, inoperoso. Da trippa che in tono scherzoso equivale a pancia. Stare in panciolle.
Starsene a trippetta
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Tentennare, proprio dei denti che tremano prima di cadere. Dall’arcaico dringolare.